Vasilij Grossman (1905-1964) è un grande scrittore europeo di lingua russa del XX secolo. Questa pagina si occupa della dilogia di Stalingrado, dei due romanzi che Grossman scrisse sulla guerra. Nel racconto la cronaca crea l’ordito su cui si inserisce la trama delle vicende dei
personaggi; la realtà storica è il mondo che ne determina le azioni. Ma è ovvio che l’impegno del grande racconto grossmaniano non è sulle vicende storiche. Narrare la guerra è un forte imperativo morale: far emergere il caos sudicio, trapuntato d’orrore, della guerra vera, che non è quella delle carte militari, bozzetti piatti in cui quote e altitudini fanno sparire valli e colline e fiumi. No. La guerra è fragore, è fumo, è odore di incendio, è coscienza della fragilità del corpo, è sangue che scorre copioso, è dolore senza fine. Reciso è il giudizio finale: non c’è genialità nella guerra, non c’è grandezza; nella guerra c’è la ripetizione di schemi mentali che sono già propri dell’uomo delle caverne: che differenza c’è tra circondare un mammut per ucciderlo e circondare un’intera armata per annientarla? Lo schema mentale che si applica è sempre lo stesso.

Il saggio
Stalingrado. Il polittico di Vasilij Grossman. Memorie plurali e memoria di Stato. Di F. Cremascoli
Disponibile nelle librerie online.
Presentazione del saggio inclusa l’iconografia e le mappe del tempo del racconto.
Pagine

- “Vasily Grossman’s Poetics in the Stalingrad Dilogy.” By Ferdinanda Cremascoli on academia.edu.
- Gli aerei e le bombe
- La città bombardata
- L’odore degli incendi

I video
Una raccolta di tutti i video di ItalianaContemporanea dedicati alla dilogia di Stalingrado su YouTube

Il podcast
Lettura di pagine del saggio di Ferdinanda Cremascoli, Stalingrado, Il polittico di Vasilij Grossman.
Recensioni

Eraldo Affinati recensisce Stalingrado
Claudia Zonghetti in “Tradurre Stalingrado”, un incontro al Laboratorio Formentini di Milano il 14 giugno 2022, condotto da Valentina Parisi, slavista dell’Università di Pavia.

Ultimo aggiornamento 20 Novembre 2022