Sully. Il fattore umano. Ecco una clip di pochi minuti tratta dal film Sully con Tom Hanks per la regia di Clint Eastwood. Il film è del 2016 e si riferisce ad un fatto di cronaca realmente accaduto. Così lo presenta Wikipedia.
l comandante Chesley Sullenberger, detto “Sully”, è un esperto pilota di linea ai comandi di un aereo che decolla la mattina del 15 gennaio 2009 dall’aeroporto LaGuardia di New York ed impatta contro uno stormo di uccelli pochi istanti dopo, perdendo l’utilizzo di entrambi i motori. Il comandante si rende conto che l’unico modo per cercare di salvare le persone a bordo (155 tra equipaggio e passeggeri) è tentare un ammaraggio nel fiume Hudson, e riesce nell’impresa senza provocare vittime. Sully viene acclamato e considerato un eroe dall’opinione pubblica; tuttavia viene posto sotto inchiesta dall’ente aeronautico per non aver seguito il protocollo di volo ed aver messo in grave pericolo l’equipaggio e i passeggeri. Anche l’assicurazione lo accusa di aver causato la distruzione dell’aereo.
Qui si discute su come ragiona una macchina, un simulatore di volo, e come ragiona una mente umana, il pilota, in un momento critico (“non un videogame ma vita e morte”, dice il copilota). La macchina ragiona su una raccolta di dati che deve essere molto ampia perché possa contenere il caso in questione. Il comandante Sully richiama l’attenzione di tutti sul fatto che la perdita di entrambi i motori dell’aereo a causa dell’impatto con uno stormo di oche selvatiche, non è mai accaduto. Secondo, che lui ha sentito con l’udito, il lieve rumore che indicava la perdita anche del secondo motore, cosa poi confermata dagli esami successivi. Terzo, che in una manciata di secondi ha capito che all’aeroporto non sarebbe mai riuscito a tornare e dunque ha deciso di ammarare nel fiume Hudson: non è stato un precipitare nel fiume, ma una scelta pensata. Il simulatore di volo permette il ritorno all’aeroporto dopo 17 tentativi dei due piloti collaudatori. Questa clip è rubricata nella pagina “Intelligenza artificiale“.
Guida all’ascolto
“Can we get serious now?” (Siamo seri!) dice il comandante Sully. Riassumete quello che il comandante sostiene e confrontate queste parole con l’intervista a Federico Faggin: ascoltate e riassumete ciò che l’intervistatore e l’intervistato dicono nei minuti tra 21-22 e 29-30.